Concorso Nazionale
2010
Dimensioni:
Architetti :
Stanislao Fierro
Collaboratori:
Elena Mattiuzzo – Luciano Mattiuzzo
Sezione
Le scelte progettuali vengono basamentate da una attenta lettura dei caratteri dei luoghi, sintesi del dialogo, secolare e stratificato, tra il paesaggio ed il manufatto storico.
La necessità di riqualificare il presidio socio-sanitario di Santa Fina, offre, unitamente alla modernizzazione delle attuali spazi, una starordinaria occasione di recupero edlizio , urbanistico e paesaggistico.
Con la suddetta premessa, l’intervento avrà un atteggiamento conservativo, recuperando e riqualificando, rispettando l’attuale destinazione.
L’intervento si muoverà ,tutelando le parti storiche, nella riconoscibilità dell’intervento contemporaneo.
In prima istanza, risulta fondamentale una lettura stratigrafica dell’edificio, affinchè si possano individuare le parte assolutamente da tutelare e se necessario restauare, e le parti di minore valenza storica – architettonica , e quindi con possibilità di abbattimento.
Il progetto agirà , con estrema delicatezza, tra la volontà conservativa ed la consapevolezza di conformare il vecchio fabbricato ai requisiti di accreditamento sanitario ed agli standard per le strutture residenziali socio sanitarie assistenziali definiti , oggi, dalla Regione Toscana.
Il primo atteggiamento è stato quello di “mettere ordine” sia nell’intricata vicenda costruttiva dell’edificio sia nella nuova organizzazione delle necessità, di conseguenza,il nuovo progetto, finalizza gli sforzi in una continua ricerca di equilibrio tra questi due aspetti.
- Decisione fondamentale è stata quella di addizionare un nuovo edificio all’antico , a sud, in cui collocare la Residenza Sanitaria Assistenziale. L’acquisizione di questi spazi ha permesso una riorganizzazione generale e sistematica di tutte le altre necessità e dei collegamenti verticali,conservando le scale monumetali e prevedendone di nuove con relativi ascensori,in modo da poter far ordine nel dedalo delle quote esitenti.
Il nuovo edificio per la Residenza Sanitaria Assistenziale si pone ,rispetto alle preesistenze, come un basamento unificante, che si relaziona in maniera armoniosa sia con il vecchio edificio che con il Giardino.
Nella composizione del nuovo edificio un ruolo importante assolveranno le 2 grandi Corti che legheranno con l’esistente, conferendo , all’intervento , un carattere fortemente unitario.
L’antico edificio di Santa Fina , riqualificato, unitamente al nuovo edificio per la Residenza Sanitaria Assistenziale, si presenterà come un tutt’uno, ed avrà 5 Corti.
Uno studio attento, è stato riservato, al il prospetto Sud, che andrà a dialogare i muri a secco esistenti che vanno a sorreggere il consolidato sistema di terrazzamenti.
Questo prospetto , composto dal nuovo basamento e dalle sovrastanti preesistenze, desidera relazionarsi con i sopracitati terrazamenti , trovando un legame con questo antico principio insediativo.
Il prospetto Sud diventa estremamente importante, perché ,su questo, si posizioneranno le stanze della nuova risidenza per anziani, ed in questo punto il legame visivo con la città si amplifica notevolmente, risultando, inoltre, determinante anche per la relazione con il Giardino che ,nel frattempo, si è liberato dalle auto, attraverso il posizionamento delle stesse, nel basamento.La soluzione di interare le auto , risulta convincente per più motivi:
si libera il Giardino;
lo scavo, visto le quote esistenti, risulta esiguo, quindi l’intervento economico;
si riescono a razionalizzare i collegamenti verticali ed orizzontali.
Per quanto riguarda il prospetto su Via Folgore da San Gimignano, non viene assolutamente toccato, come gli ingressi alle singole attività sanitare.
Gli ingressi alle singole attività , restano invariati, ciò che cambia è la posizione delle scale ed ascensori rispetto ai relativi ingressi.